reybozblog velocitC3A0Se a novembre se ne discuteva soltanto, ora è ufficiale: da qualche giorno, la velocità di un sito web fa parte dei famosi 200 fattori che Google utilizza per determinare il ranking di una pagina all’interno delle SERP del motore di ricerca.

 

Siccome ho letto in giro un sacco di titoli – a mio parere – sbagliati (del tipo “la velocità è ora un parametro determinante”, “siti più veloci = siti meglio posizionati” o addirittura che “Google aumenta il PageRank se un sito è veloce”) provo a tradurre alcune parti del post comparso sull’Official Google Webmaster Central Blog venerdì, per capire esattamente cosa cambierà:

“Potresti aver sentito che qui in Google siamo ossessionati dalla velocità, nei nostri prodotti e sul web. Nell’ambito di tale sforzo abbiamo incluso un nuovo fattore nel nostro algoritmo di ricerca: la velocità del sito. La velocità del sito mostra quanto rapidamente un sito risponde alle richieste web.

Velocizzare un sito è importante – non solo per i proprietari del sito stesso, ma per tutti gli utenti Internet. I siti più veloci soddisfano gli utenti e abbiamo visto che, da nostri studi interni, quando un sito risponde lentamente i visitatori ci spendono meno tempo sopra. Ma i siti più veloci non si limitano a migliorare la user experience; dati recenti dimostrano che migliorare la velocità di un sito riduce anche i costi operativi. Come per noi, anche per i nostri utenti è molto importante la velocità – ecco perché abbiamo deciso di inserire la velocità del sito all’interno del posizionamento. Utilizziamo una varietà di fonti per determinare la velocità di un sito rispetto ad altri siti.

[...]

La velocità di un sito è un nuovo fattore, e non ha lo stesso peso che ha la pertinenza di una pagina. Attualmente, meno dell’1% delle query sono interessate dal “fattore site speed”, e il fattore (per ora) si applica solo sulle ricerche effettuate in inglese su Google.com. Abbiamo attivato questo cambiamento alcune settimane fa, dopo test rigorosi.

Se non hai notato grossi cambiamenti nel posizionamento del tuo sito, significa che la modifica non ha avuto per te alcun impatto.”

Riassumendo

• La velocità è importante, ma meno di altri fattori (come la pertinenza, per dirne uno).

• Ad oggi la cosa non è attiva su Google.it, solo su Google.com: quindi, a molti webmaster sparsi nei vari paesi del mondo – inclusi noi italiani, è concesso ancora un po’ di tempo per “velocizzare” il proprio sito :-)

• Il nuovo fattore “colpisce” solo 1 sito su 100. Questo è forse il punto più interessante, che merita un approfondimento: secondo la funzione “Site Performance” inclusa nei Google Webmaster Tools, una pagina viene considerata veloce se si carica in meno di 1,5 secondi. Vogliamo concludere che il 99% dei siti esistenti si carica in meno di 1 secondo e mezzo? non credo proprio. Personalmente non conosco nessun sito con performance del genere (rilevate secondo i Webmaster Tools, intendo). Penso invece che Google abbia monitorato per qualche mese il web, fatto una media della velocità dei vari siti web, e quindi deciso di “penalizzare” solo i siti veramente molto lenti, quelli molto al di sopra della media.

E il tuo sito, come è messo? stai già facendo pulizia di widget, immagini e codice (e spostando tutto su un nuovo server veloce), oppure pensi che il nuovo fattore non influenzerà il ranking del tuo sito web? :-)

 

Fonte: http://www.pagerobot.com

 

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