Il tema dei tablet sotto i 10 pollici è sempre stato molto dibattuto in Apple, ma per Steve Jobs era un argomento chiuso: non credeva assolutamente in questo format di prodotto. Certo le cose sono molto cambiate in azienda e le direzioni delle scelte sono decisamente più marketing oriented che Jobs oriented. Di seguito 4 motivi per comprarlo.
Roma - Dopo l'attesa per il lancio italiano, finalmente abbiamo la possibilità di testare il nuovo iPad e di mettere (letteralmente) le mani sul Retina Display da 10 pollici.
Lo schermo prima di tutto
Partiamo subito parlando di quest'ultimo (ovvero dal Retina Display) per un motivo ben preciso: lo schermo è la prima cosa che ci si trova di fronte quando si maneggia un tablet e l'elevata risoluzione è ciò che più colpisce del nuovo iPad. Un tablet è un oggetto "tutto schermo" e ogni cosa che si fa su di un tablet la si fa interagendo con esso: chi minimizza l'importanza dello schermo sottovaluta il valore aggiunto che può avere un simile display, anche se questa cosa non vale in senso assoluto (in particolare non vale per chi ha delle necessita molto specifiche su certe caratteristiche o determinati software).
Credo che questo articolo esprima in pieno ciò che penso quando mi fanno la stessa domanda. La fatidica domanda, quella che sai che arriva e alla quale non sai mai che risposta dare. ”Senta, la chiamo perchè vorrei sapere quanto costa da voi far fare un sito internet, più o meno, non mi serve un dato preciso al centesimo”.Quando ti fanno questa domanda, cala il silenzio.
Cominci a balbettare qualcosa, poi ti lanci con le domande: “Ma a cosa le serve, qual’è lo scopo, che tipo di sito vuole, serve un sito statico o dinamico, già ottimizzato per i motori di ricerca, è per un e-commerce, tanto per citarne alcune. Tutte domande che servono per farsi un’idea più o meno vaga di colui che ti ha fatto la richiesta. Spesse volte si rimane pure delusi.
Metallo liquido che agisce in modo automatico. Consentendo alla corrente di fluire. La ricerca dell'Università dell'Illinois
Al via i lavori per la costruzione di data center all'Artico, quasi interamente alimentati da energia pulita
Facebook ha dato ufficialmente il via ai lavori per la costruzione di data center a Lulea, Svezia del Nord, principalmente alimentati da energia rinnovabile.
Il sito in blu era stato chiamato in causa da Greenpeace: secondo gli attivisti verdi Facebook sarebbe responsabile di un enorme dispendio di energia a causa dei pesanti data center alimentati da energia elettrica prodotta dal carbone. E per questo gli chiedeva di adottare energia pulita affidandosi alle rinnovabili.
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